La Masseria
La Masseria Lorizzo sorge sulla sommità di una collina a 260 metri sul livello del mare, nella Murgia costiera, in agro di Ostuni.
Edificata nella seconda metà del Settecento, la Masseria ingloba i resti del villaggio rupestre creato dai monaci basiliani nel X secolo, a sua volta sviluppatosi intorno ad alcune grotte naturali abitate fin dal Neolitico. Testimonianze di questo villaggio sono fornite dal frantoio ipogeo (trappeto), dalle vasche per la spremitura dell'uva (palmenti), ricavate da alcune tombe a inumazione risalenti al 4000 a.C., dai recinti in pietra a secco per le pecore (jazzi), da una monumentale cisterna a cielo aperto (foggia), la sola censita in agro di Ostuni, e da numerose altre cisterne chiuse, di cui una particolarmente capiente dotata di volta a campana (aquaro).
L'azienda agricola
Nata come “masseria di pecore” e convertita in “masseria di campo” alla fine degli anni Settanta, la Masseria Lorizzo adotta oggi un modello di agricoltura sostenibile che privilegia il recupero di essenze vegetali spontanee e di antiche varietà di frutta, la valorizzazione del vitigno autoctono di Ottavianello e la produzione di olio extra-vergine di oliva di qualità da cultivar leccino, nociara e marina.
Alternando ampi spazi incolti con siepi campestri, bosco e zone umide, l'habitat della Masseria contribuisce inoltre alla salvaguardia di diverse specie animali, tra cui l’albanella reale, il colubro leopardino, il tasso europeo e la tartaruga di terra.
Bio-Sem. Semi di consapevolezza critica
La Masseria ospita conferenze, convegni, seminari e dal 2019 organizza una “summer school” sui temi legati alla bioetica, al biodiritto, alla biopolitica e alla bioeconomia, nonché alle ricchezze tradizionali del Bel Paese: ambiente, agricoltura, alimentazione, arte, architettura, archeologia, artigianato.